Il ristorante in casa

Un ristorante è un luogo fisico ben strutturato nel quale vengono serviti cibi e bevande di diversa natura. Esse possono venir consumate in loco o possono essere preparate e confezionate in modo opportuno per poterle gustare altrove. Il ristorante in casa fa parte dell’evoluzione moderna del termine, che pur avendo una storia importante alle spalle, continua il suo costante progresso. Di pari passo con i cambiamenti che scuotono il mercato di genere. Se ci intrufoliamo nel passato e nella genesi di questa tipologia d’attività siamo in grado di trovare attestati che ci portano a viaggiare di molti e molti lustri addietro.

Con caratteristiche e modalità di proposizione completamente diversi, forse persino alieni alla più stretta attualità. Ma comunque con un fondo comune, il piacere di trovare e donare conforto con il cibo. Quell’arte forgiata dall’ingegno e dall’abilità di chi lo ama, lo studia, lo propone secondo un gusto personale declinato verso il benessere dell’altro.

Storia del ristorante classico

  • Nel XVI secolo compare per la prima volta il termine ristorante, ad indicare un cibo che ristora, nel particolare si trattava di una minestra molto gustosa e piuttosto raffinata;
  • è la lingua francese che ci offre questa spiegazione e nell’ambito della Francia si hanno le prime testimonianze concrete sulla nascita dell’attività ristorativa;
  • fu grazie al cuoco Boulanger, primo avventore di un’attività di ristorazione, che il nome “ristorante” nel 1765 assunse il moderno significato? Secondo un certo filone storico pare proprio di sì, ma non sono immuni da controversie, le varie egemonie rivendicate;
  • perché il Guinness dei Primati attesta che il più antico ristorante ancora in attività sia il “Sobrino de Botin” del 1725 di Madrid;
  • ed il primo locale ad adottare le vigenti modalità di distribuzione dei pasti (con tavoli e portate servite, scelte attraverso un menù) fu invece “La Grand Taverne de Londres” , fondata nel 1782 da Antoine Beauvillier.

Caratteristiche del ristorante classico

  • Un ristorante classico si basa sulla coordinazione tra sala e cucina;
  • la brigata di sala, con a capo il maître, gestisce la distribuzione del cibo alla clientela;
  • il cameriere è il trait d’union che raccoglie le ordinazioni e porta le pietanze ai tavoli, una volta pronte;
  • la brigata di cucina gestisce la preparazione dei piatti richiesti, alla sua testa si trova lo chef;
  • in Italia ci sono tante tipologie ristorative ufficialmente riconosciute, che assumono nomi differenti;
  • trattorie, taverne, locande ed osterie dal sapore antico, di stampo medioevale;
  • pizzerie e fast food salite alla ribalta nell’era moderna, che si occupano di cibi specifici e molto amati quali la pizza, i panini, le patatine…
  • Entrambi simboli di una vita più smart consumata ad una velocità maggiore;
  • i ristoranti etnici figli dell’inclusione e della globalizzazione;
  • gli agriturismi che forniscono un servizio più ampio, votato alla valorizzazione del territorio.

Il significato di allestire il ristorante in casa

  • Fino ad ora ci siamo limitati ad una cronistoria con qualche spruzzo di nozionismo per accomodarci nel solco della tradizione;
  • ma abbiamo già scorto che le modalità per realizzare un’attività ristorativa sono le più disparate, senza troppi vincoli, in base alle richieste, alle esigenze, alle idee visionarie di chi intende inserirsi, da protagonista, in questo mondo;
  • il ristorante in casa è solo una delle più recenti evoluzioni;
  • che risale comunque già ai primi anni 2000 e proviene dall’area statunitense, sempre innovativa fucina di progetti;
  • il cui esempio più similare rimane quello delle “case particular” cubane;
  • quest’ultime però si avvicinano piuttosto ai bed and breakfast, mentre il ristornate in casa deve mantenere determinate peculiarità;
  • ed una di queste è che il momento di incontro tra clientela e ospite sia circoscritto alla sola cena o pranzo che sia, non è prevista opzione di pernottamento;
  • per un numero limitato all’anno di eventi;
  • gestiti non da professionisti, ma da appassionati del settore (il cuoco di solito organizza i dettagli);
  • come documentazione serve solo un piano di controllo HACCP apposito, non è richiesta invece partita IVA, bisogna avere un’assicurazione per la casa e per i cuochi e per certificare l’inizio di tale attività va mandata la comunicazione direttamente al comune di appartenenza.

“Venite e io vi ristorerò” (Motto posto all’interno di uno dei primi ristoranti della storia. Ha dato origine al termine stesso.)

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