Cucina condivisa quando dividere è sinonimo di crescita

Troppo spesso si rimane ancorati al passato sperando ugualmente di evolvere. La paura del cambiamento frena l’iniziativa ed i modelli noti vengono visti come solido ed unico traino per il proprio futuro. Ma la storia è fatta di ingranaggi che hanno il movimento come sola ragione d’essere. Che essa trovi azione con dolcezza o attraverso scosse telluriche difficili da gestire, poco importa. Contano i risultati, conta come ci si oppone alla sua forza. Le risoluzioni adottate, le modifiche essenziali. Il prodotto finito. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una prepotente rivoluzione nel mercato ristorativo. In parte figlia delle normali esigenze di sviluppo, in parte erede delle circostanze. Degli eventi imponderabili. La reazione è stata vincente. Prendiamo ad esempio il progetto di una cucina condivisa. Forse un tempo sarebbe stato giudicato quasi un’eresia. Tuttavia funziona.

Lo confermano i numeri: la cucina condivisa è sinonimo di crescita. In questo caso sovverte anche le regole della matematica, quando dividere non è mai una sconfitta.

Il mercato innovativo di una cucina condivisa

  • Il vecchio concetto di ristorazione ha subito un duro contraccolpo durante il periodo della pandemia mondiale, tutt’ora in corso;
  • molti ristoratori, già provati dalle regole di un business sempre più competitivo, hanno dovuto chiudere le loro attività;
  • la cucina condivisa ha già rappresentato e rappresenterà in futuro una concreta opportunità per limitare i costi gestionali appartenenti ai locali storicamente riconosciuti;
  • la tecnologia si rinnova secondo dopo secondo, in un ciclo continuo e senza limiti;
  • la tecnologia digitale e la cucina condivisa sono strette da un legame tanto concreto quanto essenziale;
  • per far breccia in un mondo ad alta competitività, nella mente e nel cuore della clientela, oggigiorno sempre più attenta alla salute propria e dell’ambiente circostante occorre profonda affiliazione alle tematiche del benessere e degli sprechi;
  • ogni cucina condivisa, con il suo status di laboratorio delle idee, permette di sviluppare progetti in linea con queste importanti tendenze.

Caratteri vincenti della cucina condivisa

  • La differenziazione del format parte dall’ottimizzazione delle risorse, dal rispetto delle tempistiche, dal riguardo verso le diverse esigenze, dall’uso della tecnologia più avanzata e di materia prima di massima qualità;
  • in un mercato a competitività estrema proporre un’idea innovativa non è la sola discriminante di successo, c’è uno step dopo l’altro da garantire affinché esso mantenga il carattere più adeguato;
  • semplificare alcuni passaggi non può che giovare al risultato finale;
  • poter concentrare energie e disponibilità sul prodotto finito, sullo sviluppo delle idee, sgravandosi di determinati pesi, offre una spinta decisiva verso esiti fausti;
  • il metodo di una cucina condivisa possiede velocità, semplicità, le caratteristiche primarie per la buona riuscita del proprio modello d’affari.

Alcuni caratteri ulteriori

  • Tanti brand fanno parte di una sola cucina;
  • si possono inserire diversi menù;
  • calibrati per le molteplici esigenze di una variegata clientela;
  • gli sprechi vengono limitati;
  • la consegna a domicilio è il fulcro di tutta l’attività;
  • risparmio ed aumento del fatturato sono garantiti;
  • il noleggio riguarda uno spazio fisso o l’uso della cucina a turni.

Un dolore condiviso è un dolore dimezzato. Una gioia condivisa è una gioia raddoppiata.

(Proverbio)