Le cucine condivise e il mercato della ristorazione

La vita dell’uomo corre su binari la cui direzione cambia con lo scorrere del tempo e con il mutare delle sue esigenze. Taluni comportamenti consolidati appaiono ad un certo punto quasi obsoleti. Le certezze che ci hanno contraddistinto si sgretolano. Non é la fine di tutto. Semplicemente l’inizio di nuovi percorsi. Prendiamo, ad esempio, locali e ristoranti. Quelli a cui ci affidiamo per pranzi e cene. Per alleggerire il carico quotidiano, trascorrere ore serene, rifocillarci durante le pause di lavoro e quant’altro. Abbiamo la certezza che da qui a qualche anno si presenteranno alla clientela con le medesime caratteristiche di oggi? Il loro storico farebbe pensare il contrario. Perché giá adesso si differenziano di molto, nei servizi offerti, nelle modalitá espressive, dal passato. Questo accade perché la nostra stessa vita é cambiata rispetto a prima. Dai piccoli momenti alle scelte importanti. Le cucine condivise non sono in antitesi con l’orgoglio che sta dietro questa professione dura, ma gratificante. Sono parte di un circuito economico sempre in marcia. Cadenzata secondo i suoi ingranaggi.

Le cucine condivise ed il loro tipo di offerta

  • Una cucina condivisa offre la possibilitá di sviluppare più brand all’interno dello stesso laboratorio;
  • il rapporto con la clientela é fidelizzato attraverso l’analisi dei flussi di consumazione;
  • sussiste un’attenzione precisa nei confronti delle esigenze dei diversi consumatori;
  • l’utilizzo della tecnologia é finalizzato a migliorare il rapporto con i propri clienti, velocizzare la risposta alle richieste, mantenere alto lo standard qualitativo;
  • non bisogna infatti confondere mai il concetto di sviluppo delle risorse con spersonalizzazione dell’offerta;
  • il risparmio che caratterizza le cucine condivise, non é sinonimo solo di guadagno, ma é indirizzato e si riversa anche all’ambiente circostante.

Cambiano le esigenze della clientela

  • In un panorama sempre più smart i bisogni da consumatori riflettono l’andamento delle nostre agende;
  • le cucine condivise rispondono presente a questa necessitá di consumo che faciliti l’organizzazione quotidiana;
  • questo accade perché il servizio a domicilio, di cui le cucine condivise si avvalgono in toto, permette di esportare il bene “cibo” ad ogni latitudine e longitudine richiesta, secondo le tempistiche migliori;
  • l’attenzione alla qualitá e alla tipologia di alimenti, parte integrante delle nostre diete, é la medesima per chi offre e per chi riceve il prodotto finito;
  • le cucine condivise si inseriscono alla perfezione in un trend economico-strutturale che faccia riferimento al rispetto ambientale come cardine primario della sopravvivenza umana, oggi e per il futuro.

Le cucine condivise e le storiche forme ristorative

  • Un ristorante gestito alla maniera storica incorre in costi che superano quelli previsti nel business delle cucine condivise;
  • basta solo pensare alla gestione globale che sospinge locali e ristoranti, in base anche alla diversa dimensione;
  • l’affitto del luogo fisico ed il suo mantenimento, per esempio, gravanti totalmente sulle spalle di chi, da solo (anche se si trattasse di alcuni soci), intende investire in tale tipo di attivitá;
  • costi e responsibilitá, questo, come altri, che possono pregiudicare il felice esito anche della miglior base di partenza, dell’idea più accattivante;
  • costi che le cucine condivise invece limitano, grazie proprio alla loro stessa natura: la condivisione.

Quando una cosa è negativa, tienila per te; quando è positiva, condividila.

(Osho)